naìca |
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| "UN POSTO PER TE" secondo me
Non avrei mai immaginato di appassionarmi così tanto alla storia di un paziente.
Una delle prime cose che ti insegnano è proprio di mantenere il distacco. Ma poi capita di essere affascinati dalla storia di una persona e avere il piacere di frugare nel suo passato per capire davvero dove sia la sua mente.
Quando vidi per la prima volta i suoi occhi spenti, con un velo di tristezza, mi chiesi cosa mai fosse successo.
O forse la curiosità nacque quando andai a vedere la sua stanza e vidi una sua foto di 20 anni fa: una ragazza davvero bella e solare con una luce particolare negli occhi.
Sapevo di lei soltanto che era stata una poetessa e che da qualche anno si trovava in istituto e tutti nella zona la ritenevano pazza.
Ricordo un giorno in cui entrai nella sua stanza, mentre guardava fuori dalla finestra con lo sguardo perso nel vuoto.
- Ciao! Cosa fai?
Il suo sguardo rimase fisso.
- Alla finestra di un giorno qualunque cerco una parte di me,
forse si è persa, può essere ovunque, credo sia in cerca di te. Dove sei?
- Di chi parli?
Non mi ascoltava, non si era accorta neanche del mio arrivo.
- Dove sei? so che ci sei! Qui accanto c'è un posto per te, io che ti aspetto da tempo
quando non ti cercherò più arriverai in un giorno qualunque.
Mi guardava come se io non fossi mai stata lì, come se vivesse in un altro mondo.
Quel giorno mi guardai intorno ma non trovai nulla a parte la spoglia mobilia dell’istituto. Solo quella foto su un tavolino, di quella ragazza vivace che non vedevo più.
Mi avvicinai per rivederla, aprii la cornice di legno per cercare una data o una località. Ed invece trovai una lettera d’amore destinata a lei. Alla fine recitava:
“Tengo una rosa nella tasca del cuore la rosa più bella che c'è,
per un destino col vestito migliore, quello che ho indosso per te. Alberto ”
Mi segnai l’indirizzo del mittente e partii alla sua ricerca contro tutte le regole. Volevo vederci chiaro in quel caso.
Oggi che conosco tutta la sua storia, fatta di tante sofferenze, capisco il motivo dei suoi occhi tristi.
Ma dopo tanti mesi di terapia penso sia arrivato il momento di farle incontrare l’unico uomo che abbia mai amato e che credeva morto, costretta a sposare un altro uomo che l’aveva solo maltrattata.
Ed eccoci qui, io accanto ad Alberto, emozionato e impaurito perché gli ho raccontato la sua condizione e gli ho detto che potrebbe non riconoscerlo affatto.
E invece lo vede e sorride incredula.
Io ritrovo lo sguardo della ragazza vivace che mi aveva colpito sulla foto.
Gli parla con una lucidità e usando un lessico che non potevo immaginare possedesse.
Ad un certo punto mi guarda come se fossi un’estranea che vedeva per la prima volta. Non importa.
C'è una vita che ci dimentica ed un'altra che arriva qua, all'alba di un giorno qualunque.
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alla tua bravura Naica,
