| C'è un momento della vita in cui ci sembra di capirne il senso, invece il bello della vita è che ad un tratto poi cambia il vento…
Si erano incontrati per la prima volta in treno, seduti l'uno davanti all'altro. E lui aveva iniziato a parlarle, quasi per gioco, mentre lei, altezzosa, rispondeva a monosillabi. Lei, Vittoria: una milanese di ritorno da una vacanza a Napoli. Lui, Davide: un napoletano che vive a Milano per lavoro. Lei: casa, università (tutti 30!!!), vestiti firmati. Lui: discoteche, lavoro (in discoteca!!!), ragazze. Che cosa mai potevano avere in comune?? Nulla!! Eppure chiacchierando era nato un feeling particolare, tanto da trattenere lui sul treno oltre la sua fermata per parlarle ancora mezz'ora. Era una domenica di maggio, una di quelle domeniche in cui il sole spunta all’improvviso…e ti riscalda il cuore.
Vittoria. Lo guardo e gli sorrido, che in fondo è solo un gioco. Arrivati a destinazione non ci rivedremo mai più, e allora tanto vale raccontarsi e lasciarsi andare…non c’è niente da perdere. Ma perché gli sto parlando? Oh mamma, ha anche un tatuaggio…anzi due…che riesco a vedere!!! Gli dico che sono una persona eclettica e lui mi chiede che vuol dire…no comment. Poi mi racconta che fa il barman e mi spiega come si fa una buona caipiroska alla fragola, il mio cocktail preferito. Arrivati a destinazione scendiamo e mi chiede il numero di telefono. Ovviamente non glielo dico. Riesce a strapparmi il cognome, così può aggiungermi su facebook.
Davide. Mamma mia come parla?? Troppo intelligente! E poi che snob! Ma secondo me è solo apparenza, sembra molto dolce...e carina… Certo il numero poteva darmelo, non la mangio mica. Meno male che esiste facebook. Mi ha accettato l’amicizia, speriamo di beccarla presto in chat. Eccola!!
Vittoria. Abbiamo chattato per due ore. Devo dire che è stato molto gentile e simpatico. Alla fine gli dico il mio numero, che non ho più voglia di scrivere. Non avrei mai pensato che potesse piacermi un ragazzo come lui. Quando pronuncia la “c” aspirata mi fa impazzire…dice che sua madre è toscana e quindi a furia di ascoltarla ha preso l’accento anche lui. Mi chiede di rivederci domani sera…e io gli dico di sì. Ma non starò esagerando? Sarà che il cuore è un anarchico vero che si diverte a farci rotolare e che mi fa diventare cretina.
Davide. Non ci credo che siamo usciti insieme davvero. Non ci credo che ho passato una serata intera a passeggiare con lei, attento a non guardarla troppo perché vedo che si imbarazza. E non l’ho nemmeno sfiorata, eppure mi sento stranamente felice… Mi fa vibrare gli occhi, mi sa fermare dentro.
Vittoria. Siamo diversi, terribilmente diversi. Ma questo mese in cui siamo usciti insieme è stato il più bello ed emozionante della mia vita. E poi è troppo bello…troppo bello per me. Mi fa sentire viva ed io non so perché. Mi fa sentire viva, che bel disordine.
Davide. Paura. Di non essere alla sua altezza. È la prima ragazza che frequento che va oltre il mio aspetto fisico… E se non dovesse trovare nulla? Mi arriva un suo sms: “Tu per me sei come grandine. Tu per me, all'improvviso…” So di piacerle, però non sono sicuro di sapere come comportarmi. Sarà che il cuore conosce la meta, ma non ti dice mai che strada fare.
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