| Le canzoni dell'album “Matteo Becucci” sono delle storie. Su ognuna ci si può immaginare un racconto, una situazione, un momento di vita vissuta, sognata o anche vista solo da lontano. Tra tutte un testo che mi ha colpito molto è sicuramente “Fare a meno di te”. Facendo un'analisi del testo...la storia si scrive da sola. E allora...scriviamola!!!
“Fare a meno di te” secondo me
Due ore in macchina senza una parola. I suoi occhi fissi sulla strada, la mente concentrata alla guida...o chissà dove. Non credo sia mai successo...o forse sì! Quando siamo arrivati a questo punto? Da quando non ha più niente da dirmi? E perchè me ne accorgo solo adesso?? Arriviamo sotto casa. Devo parlarle. “Fermati un momento, metti via le chiavi. Cosa ti è successo? Cosa c’è?” Mi sfugge con lo sguardo, lo sa che non lo sopporto. E non mi risponde. Questo lo sopporto ancora meno. È un gioco del silenzio che mi scava dentro, è una condanna a morte. Inizia a parlarmi ma non scopre le sue carte. Sento che c'è molto di più dietro quello che dice. “Cosa vuoi che ti dica? Forse è cambiato qualcosa tra di noi. E tu non ti sei accorto di nulla. Questa è l'importanza che mi dai!” Parole come “forse” mi annebbiano la vista. Sprofondo nel sedile quando comincia a dire che non sa più cosa vuole. Mi dice che è meglio prendersi una pausa, mi fa scendere dalla macchina e dice che va a dormire da un'amica. Non sto capendo più nulla. Salgo le scale barcollando, entro a casa e mi stendo sul letto. Mi alzo e inizio a frugare dappertutto, in cerca di chissà cosa. Trovo il mio vecchio taccuino dove appuntavo i pensieri; è un bel po' che non ci scrivo, praticamente da quando sto con lei.
28/05/2008 “Sveglio come un pazzo, guardo il letto sfatto, quanto è caro il prezzo di un amore instabile. Mi hai lasciato nudo, lucido e confuso...” Ecco, questo è l'effetto che mi ha sempre fatto.
08/06/2008 “E se ti chiamo adesso? ma forse è troppo presto, non so che cosa fare, non riesco ad aspettare.” So che starei meglio a dirti che ti voglio, al diavolo l’orgoglio.”
Ed è così, è andata proprio così. Le ho detto che l'amavo ed è iniziata la nostra storia. Quello che è accaduto dopo non me lo ricordo più...perchè? Continuo a leggere.
04/08/2008 “Sei sangue, sei pietra. Costante ed inquieta. Sei l’acqua che scorre, un fiume di seta. Poi assalto e tempesta, ma quello che basta per me è non fare a meno di te.”
Per lei non è bastato evidentemente... Penso a cosa sta facendo, dove e con chi...
28/05/2012 “E adesso a stento sopravvivo, il mio orizzonte è piatto come un quadro appeso. Mi aggrappo ai miei ricordi per non precipitare ma poi sprofondo sotto il loro stesso peso. Immagini mi centrano come pugnali di quando cielo e mare avevano colori, di quando sul tuo seno e sopra la tua bocca morivo e rinascevo per morire ancora.”
|