| "ERA DI MAGGIO" secondo me
“Una stella sei, la mia musica, l’orizzonte che non si limita...tu sei il mare blu dentro i sogni miei....” -Ops...scusate, ho lasciato la suoneria accesa... Sono la solita...già mi conoscono tutti in ufficio anche se ci lavoro da poco più di un mese; saltello verso il cellulare ridacchiando, ma tutta rossa perché la suoneria ha richiamato l’attenzione dei colleghi. -Pronto? -Sono Massimo. -Ciao scemo, scusa non posso parlare tanto che sono in ufficio...tutto bene? -Hai sentito Valerio? -Ieri per sms, era un po’ strano...che è successo? -Niente. E che ti ha scritto? -Se dico niente o è niente o è cosa che non posso dire...diceva Don Abbondio! Siccome ti conosco, mi puoi dire che diavolo hai?? -E tu mi puoi dire che diavolo ti ha scritto Valerio per messaggio? - Te lo inoltro. Quasi quasi prendo un treno e me ne vado via lontano, ne ho bisogno così tanto...poi magari me ne torno indietro! -Perché? -E che ne so perché...se non lo sai tu... -L’ha fatto! -Che? -è sparito! Oggi sono tornato a casa e non c’era né lui, né la sua valigia né i suoi vestiti. -Cosa? Ha portato via tutto? -No, solo qualcosa... -Vabbè dai...poi magari se ne torna indietro..... - E non fare la cretina!! Dico seriamente...sono preoccupato. - Ma non ti ha lasciato nemmeno un biglietto? - Sì. Molto eloquente. Dice: Ho bisogno di stare solo, pensare se è meglio solo. Ti prego, sai qualcosa? Ti ha detto nulla? -No credimi, io non avevo idea. Tanto che ieri quando mi è arrivato quel sms credevo fosse un indovinello... -Vabbè bimba torna al lavoro, ci manca solo che hai attraversato mezzo mondo e ora ti licenziano per colpa mia. Appena sai qualcosa, perché chiamerà te, avvisami. -Ok. Vorrei tanto essere lì per abbracciarti. Mi manchi. -Lo so... -Vado. Ciao.
Non ci posso credere...non ne ho molte di certezze nella vita...ma Valerio e Massimo erano una di queste. La coppia più bella, spensierata, innamorata che abbia mai visto. L’amore che tutti vorremmo. Chiamo Valerio...è staccato! Ovviamente. Gli mando un sms: Che succede?Che cavolo di fine hai fatto?Sono preoccupata, risp. Non so come farò a passare tutto il pomeriggio qui al lavoro... Dopo due ore: C’è troppo disordine nella mia vita, c’è troppo disordine, ho bisogno di un posto nuovo, non sapere più che ore sono. Lo richiamo. Staccato di nuovo.
Conosco Massimo da una vita. Andavamo insieme al liceo. Eravamo inseparabili. Se faccio un resoconto della mia vita, se ripenso ai momenti più importanti di questi ultimi dieci anni, sia belli che brutti, devo dire che la maggior parte sono stati condivisi con lui. A volte voleva vivere la mia vita, altre ero io a voler vivere la sua. È il fratello che non ho. Poi all’università ho conosciuto Valerio e mi sono innamorata follemente del suo sorriso e dei suoi occhi del colore del cielo. È magnetico. Non scorderò mai quel giorno di maggio in cui li ho fatti incontrare.
Non posso credere di essermi trasferita qui, lontana centinaia di kilometri dalle due persone che amo più al mondo...e ora che hanno bisogno di me io non ci sono! Vorrei capire che diavolo gli passa per la testa a Valerio, cosa vuol dire con questi messaggi, come è possibile che non mi sia mai accorta di niente. Torno a casa sconvolta dalla giornata, voglio solo sentire Massimo e capirci qualcosa.
Ma davanti alla mia porta vedo lui, bello come il sole, con la valigia accanto. Fuma una sigaretta guardandosi intorno. Mi vede e mi sorride dolcemente. Vorrei corrergli incontro e abbracciarlo. Perché sono felice di vederlo. E invece mi avvicino e dico solo: Che diavolo combini? È lui che mi abbraccia e mi zittisce così. Perché mi conosce, e sa. Lo faccio entrare in casa e sistemare, ma non ce la faccio a godermi il momento. Lo costringo a telefonare a Massimo, perché non ha senso che lo faccia io. Sento solo qualcosa di ciò che gli dice durante la conversazione: Tutto quello che vorrei è sentire ancora un brivido, è sentirmi ancora libero Dirti quello che non sei, dirti quello che vorrei...dirtelo ho bisogno di un posto nuovo, non sapere più... Mi chiedo cosa sia successo, come e quando siano arrivati a questo punto, ma non comprendo.
Dopo un po’ Valerio torna in cucina dove sto preparando la cena. Mi dice che sta frequentando un'altra persona. Mi si raggela il sangue nelle vene, mi sento come se fosse stato il mio uomo a dirmi quella frase. Gli chiedo spiegazioni, ma non ne ha. Era di maggio. E adesso non è!
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