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Matteo Becucci FCMatteo ha rilasciato un'intervista circa il suo ruolo di Giuda in Jesus Christ Superstar ma anche sul suo futuro.
Potete leggere l'intervista in questa
notale domande sono quelle di noi fans...anche le mie...anche le vostre....
per chi non ha facebook e per chi vuole commentare con noi...
...E’ venerdi’ 11 Febbraio, Matteo e’ tornato a casa! Dopo 5 mesi di duro lavoro, oltre 80 repliche dello spettacolo che ha infiammato i piu’ prestigiosi teatri e palasport d’Italia...eccolo qui pronto a rispondere alle vostre numerosissime domande:
Q: La tourne’ di Jesus Christ Superstar ha debuttato il 31 Luglio 2010 a Tindari, in Sicilia. Cosa hai provato quella prima volta a Tindari ?
A: Quanto tempo abbiamo?
....E va bene! Ma se iniziamo l’intervista cosi’!!!Andiamo avanti con la seconda domanda...(gettonatissima tra l’altro J)
Q: Se tu potessi tornare indietro a quando ti e’ stato proposto il musical ti piacerebbe interpretare un altro ruolo diverso da quello di Giuda?
A: Mi piacerebbe da morire fare Pilato.
Q: Già dal concerto alla Caprillina, dove hai ripreso alcune canzoni in inglese, ma soprattutto da Vercelli, si notava che "stavi studiando", sia in termini di vocalità che di gestualità. Ci racconti qualcosa di questa preparazione : si è davvero limitata a 20 gg a Roma prima del debutto, o è stato un lavoro magari più personale, ma più lungo ?
A: 20 gg è durato l'allestimento del musical inteso come messa in scena. Per preparare la parte vocale ho impiegato circa un mese e specialmente per gli urlati mi sono fatto consigliare dall'amica Antonella Tonini andandola a trovare a Trento. Per la recitazione ho cominciato prima di quei 20 gg incontrandomi col maestro Friello , il regista Massimo Romeo Piparo e Paride Acacia.
Q: In questi mesi intensi di tour, hai pensato a scrivere una sorta di diario?
A: No, ogni volta che nella vita ho provato a tenere un diario di qualcosa mi sono quasi sempre fermato al secondo giorno. L’aspetto positivo di ciò è che ora ho molti Moleskine su cui appuntarmi le idee per i testi. Adoro i Moleskine! Credo che il diario vero e proprio sia la mia testa e credo anche che produrrà presto del materiale sonoro, a dire la verità ha già cominciato.
Q: Sei soddisfatto dell’impostazione vocale data? Avresti voluto fare qualcosa diversamente?
A:Avrei voluto fare meno repliche dando di più sugli urlati ma va bene così.
Q: L'esperienza teatrale, l'interiorizzazione di un personaggio coscontrastato come Judas, ha prodotto una crescita nel tuo percorso creativo? In sintesi, fare l'attore ti aiuta a scrivere?
A: Credo di si. Ma credo che in generale qualsiasi forma di comunicazione ma anche la stessa vita aiuti a scrivere. Qualsiasi emozione, bella o brutta che sia aiuta a scrivere ed a sognare.
A: Quali spunti o insegnamenti ne hai tratto che ti potrebbero essere utili anche per il tuo lavoro e la tua carriera in ambito discografico?
Q: Da un punto di vista creativo credo che questa esperienza mi sarà molto utile. Le relazioni fra persone e la loro osservazione sono la cosa che da sempre mi da più idee per scrivere. In tal senso un tour come quello di JCS diventa automaticamente una miniera di possibili storie da raccontare.
Q: Sicuramente i tanti mesi di teatro appena trascorsi saranno stati fortemente formativi ed avranno una profonda influenza nel prossimo futuro sul tuo modo di "tenere il palco", di muoversi, di approcciare il pubblico durante i tuoi concerti. In quali di questi aspetti in particolare ritieni di essere maturato grazie a JCS ?
A: Non ne ho la più pallida idea. Sicuramente nei concerti potrò mettermi a ridere, cosa che ogni tanto mi veniva da fare anche in JCS ma non potevo.
A: La routine del tour ti ha mai creato problemi ad entrare nel personaggio?
Q: E’ il rischio che si corre facendo tante repliche di seguito ma sinceramente ogni volta che sentivo l’overtoure era come se subissi un comando ipnotico che diceva -: “Sei incazzato nero e al tempo stesso preoccupato a morte per quel tipo vestito di bianco!!!!!!! Diglielo!!!-“.
...Ahahaha! Questa ci fa troppo ridere! Siamo seri...continuiamo con le domande:Q: La tua interpretazione di Giuda era piena di rabbia. Sei riuscito a tenere questo sentimento solo sul palco o ti e’ capitato che influenzasse negativamente il tuo umore?
A: Una cosa molto bella del teatro è che puoi usare le tue emozioni vere a servizio dell’interpretazione. E’ un gioco bellissimo e forse anche terapeutico.
Q: Con Simona Bencini, tua collega in Jesus Christ Superstar, condividi la passione per gli "standards" (su Youtube ci sono due tuoi bellissimi frammenti "a cappella" di "Every Time We Say Goodbye" e "My Romantic"): durante la tourne’ avete preso in considerazione l'idea di poter fare un giorno live qualcosa insieme su questo genere musicale?
A: Simona è una persona solare con cui è molto facile andare d’accordo. Mai dire mai.
A : Immaginario scambio di battute tra Carl Anderson e Monsieur Bec: cosa vi sareste detti?
Q: Ovviamente mi sarei congratulato, era un artista incredibile.
Q: Durante la lunga tourne’ ti e’ mai capitato di sentire il fatto doverti calare tante sere consecutive e per vari mesi, in UN PERSONAGGIO (sia pur con diverse possibili sfumature interpretative nelle diverse repliche), rispettando un copione senza poter variare scaletta, come una “costrizione, una parziale limitazione alla tua liberta’ di espressione come ARTISTA? (Insomma, volendo semplificare/sdrammatizzare, ci sono stati momenti in cui hai avuto la voglia/tentazione di svicolare di fare altro per una sera ...o hai anche solo inconsciamente pensato?: che diamine! NO, oggi decido io e non mi impicco??)
A: Le sfumature e, perché no, gli imprevisti aiutano a rompere la ripetitività. Una sera nella scena del tradimento sono inciampato. Nel momento stesso però in cui ho sentito il contrasto della punta dello stivale con lo spigolo dello scalino l’ho usato di proposito per cadere accentuando la cosa come se fosse stata voluta in partenza. Questa cosa mi ha gasato un sacco in quel momento. Mentalmente mi sono dato un 5 da solo!!
...alla faccia! Ma che domande impegnative! Eccone un’altra richiestissima...
....chissa’ chi l’ha fatta!
Q: Ti vorrei domandà se è vero che per il JCS l'applauso più grande te lo facevano i tu' 'ompagni quando finarmente ti decidevi a montà sur pulman perchè c'avevi da sta' dietro alle tu' fanz, tra autografi, foto, regali, figlioli presi 'n collo, chiacchierate con le fanz ar cellulare evvia evvia.
A: ah ah ah!! Sinceramente una delle cose che mi ha fatto più piacere sono i complimenti dell'orchestra. Spesso finito il primo atto i due chitarristi si sono complimentati nello pecifico per la parte in cui Giuda svela dove trovare Gesù al "gatto e la volpe". I complimenti tecnici dei musicisti li apprezzo molto.
Q: Volevo chiederti quali sono state le tue sensazioni, emozioni pensieri o...Arrabbiato o Imbarazzato...ogni volta che dopo ogni spettacolo venivi " fermato dall'invadenza" di noi fan, fra saluti, foto, regalini e complimenti meritatissimi? Sii sincero!!!
A: E’ indubbio che essere apprezzati faccia piacere ma sinceramente , e credo di non dire niente di sconvolgente, ci sono dei giorni in cui dopo aver finito di lavorare ho voglia di farmi gli affari miei che può anche voler dire non fermarmi a parlare con persone con cui in passato ho già fatto foto etc. Io mi ritengo una persona spontanea principalmente nel cantare ma anche in tutto il resto. Se qualcuno non capisce pazienza!
Q: Che rapporto hai con il web? Giuda/Matteo lo segue il suo fanclub?
A: Mail, mail, mail. Per studio quando mi serve guardo you tube e quando posso vado a sbirciare nel fanclub, nel mio profilo di twitter e nel myspace ma cerco di non crogiolarmi nei complimenti se pur graditi dei fan altrimenti sto lì 2 ore a pensare quanto sono bravo e non combino più niente.
Q: A parte la tua famiglia, di cosa hai maggiormente sentito la mancanza?
A: La mia chitarra che non ho sempre potuto portare dietro e un bel tapiroulant della Technogym in camera. Correre all’aperto è più bello ma quando devi preservare la voce può essere rischioso.
Q: Sarei curiosa di sapere come si vive una tourne' teatrale, ossia: gli orari per artisti, come avvengono gli spostamenti da un teatro all'atro e poi i costumi come vengono gestiti o trattati, insomma, come si svolge la vita dietro le quinte!!!
A: Ho una parola che descrive esattamente ed in maniera esaustiva quello che mi hai chiesto. La parola è CAOS!!
.....Caos? Ma come? Se ti sentisse il regista!!! Allora raccontaci....
A: Qualche piccolo retroscena di questa lunga tourne'’? serate storte, incidenti, intoppi, disfunzioni, inconvenienti del "dietro le quinte".
Q: Premesso che ci sono gesti e movimenti in scena che aiutano ad interpretare il proprio ruolo ed in alcuni casi anche scaricare tensione, un giorno mi sono accorto che lanciare con molta forza il sacchetto dei denari mi faceva sfogo ,mi aiutava a sembrare più disperato. Così da quel giorno ogni sera provavo a lanciarlo sempre più forte pensando di volerlo rompere. Caso volle che in una replica l’ho lanciato con molta forza sulle scale ma avendo colpito lo spigolo di uno scalino si è aperto e tutte le monete ( che non sono altro che viti e bulloni) sono cadute sparpagliandosi sulle scale. Non so come ma Ciccio Chaiafas (cantando e senza farsene accorgere) ha raccolto qualche moneta ha richiuso il sacchetto e puntualmente me lo ha rilanciato come da copione. Fantastico!!
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Q: JCS e’ stato un grande successo di pubblico e di critica. Pensi percio’ di riprendere in futuro questa o altre esperienze teatrali, facendo crescere parallelamente sia la tua carriera discografica che la tua carriera teatrale?
A: Mi piacerebbe molto.
E invece....
Q:Interpreteresti un ruolo in un lavoro teatrale che non sia anche cantato?
A:Con la giusta preparazione si, certamente.
Ok, Matteo, siamo giunti alla fine....di questa prima puntata! Non possiamo resistere nel chiederti questo:
Q: Maruzlliamoci: si faccia una domanda e si dia una risposta! "
A: Quale è la prima parola che ti viene in mente? Snowboard a manetta!!!!!!!
Come scusa??? Snowboard??? Ma come! Ci lasci cosi??? Che Giuda che sei!....Ebbene si! E’ andata proprio cosi! Matteo ci ha lasciato con un arrivederci...fino al prossimo Caffe’ nel quale rispondera’ alla seconda ed ultima parte delle vostre inarrestabilli domande!