NEW YORK CITY - METROPOLITAN OPERA HOUSE - 14 APRILE 1912 - LIBRETTO D'OPERA CARUSO Opera in un atto versi e musica
LUCIO DALLA Tenore:
Matteo Becucci dirige l'orchestra
Marco Castoldi
L'azione ha luogo a Sorrento (Italy) sulla terrazza di un Hotel.
Caruso, pochi giorni prima di morire, abbraccia una ragazza
dagli occhi verdi come il mare... dopo che aveva pianto... e si abbandona ai ricordi di una vita dedicata alla musica.
Appunti di un cronista di "Star" "Amici, mi appresto a raccontarvi l'evento spettacolare che si è svolto ieri sera al Metropolitan: la rappresentazione dell'opera
Caruso interpretata dal famoso tenore italiano
Matteo Becucci.
In occasione della sua penultima esibizione nella nostra città, tutto il bel mondo newyorkese è in sala a tributargli il meritato plauso.
La popolazione di Little Italy è accorsa numerosa ed entusiasta per sostenere il suo beniamino.
Il teatro è scintillante: luci, colori, gioielli, profumi dolci e inebrianti.
Riconosco nomi illustri fra il pubblico.
Accompagnata dal coniuge, una sorridente Mrs Far dispensa saluti dal palco che si affaccia sull'orchestra. Indossa un coraggioso vestito di foggia maschile secondo la moda portata in auge dall'anticonformista Colette.
Accanto a lei chiacchierano amabilmente Mrs Vivi e Miss Snow.
Il loro circolo culturale è fra i più ambiti ed esclusivi a New York City.
Mrs Vivi indossa uno splendido vestito di seta plissè del noto stilista Mariano Fortuny, decorato con motivi floreali che ne mettono in risalto la solarità e il fascino mediterraneo. Miss Snow appare incantevole in un delizioso abito "creme" dal corpetto impreziosito di perline e frange.
Occupano i palchi attigui altre signore dell'alta società newyorkese, appartenenti al circolo.
L'elenco sarebbe troppo lungo anche se meriterebbe: sappiate solamente che dai loro visi traspare tutta l'emozione di essere presenti a uno degli eventi più importanti dell'anno.
Già pregustano il piacere di ritrovarsi, il giorno successivo, a commentare l'esibizione nel salotto di Mrs Far.
Arrivata or ora, prende posto fra loro la rinomata stilista parigina, Madame Sweet, proprietaria della Maison de mode "Sweet home Sweet".
Elegantissima e con una eccentrica borsetta rosa tempestata di cuoricini di strass che mandano insoliti bagliori e luccichii che colpiscono inspiegabilmente il centro del palco.
Scorgo fra il pubblico la notissima giornalista del New York Times, Miss Spica. Tutti aspettiamo con ansia e devota ammirazione i suoi incantevoli articoli.
Ma ecco che lo spettacolo sta per iniziare
Le luci si abbassano, il brusio di voci si interrompe.
Si alza il sipario: in un angolo della terrazza una ragazza in lacrime siede vicino a un grammofono, sullo sfondo della scena la rappresentazione dipinta del golfo di Sorrento.
Un Matteo Becucci emozionato si avvicina, vestito di bianco e con i riccioli biondi amorevolmente pettinati dalla celebre
hair style Mrs Parru, e inizia a cantare.
Le note struggenti della musica che sembra racchiudere in sé tutta la tradizione del melodramma napoletano, si diffondono in sala.
Una bellissima voce, dall'impasto vellutato, le trasporta con morbida grazia come un soffio di Zefiro.
E bronzei acuti sorvolano l'oceano e approdano sicuri nel porto di Sorrento.
Vedo signore commuoversi fino alle lacrime e qualche lacrimuccia spuntare anche sul viso di taluni signori che, imbarazzati, si affrettano a tossire.
Il pubblico non vuole perdere un solo istante di questa magica serata: ancora pochi giorni e l'amato cantante tornerà in patria.
Cari amici vi saluto con una citazione che ben si adatta alla sua poetica voce...
scrivimi quante sono le note fra i rami incantati (Silenzi - E. Dickinson)".
P.S. Dal loggione in cui mi trovavo, arrivava un' eco fastidiosa della musica dell'orchestra. Mi riprometto di riascoltare sul mio grammofono l'opera incisa.