Sabato 20 febbraio, ore 18,30 , partenza da casa . Il navigatore satellitare ci aveva già fregato sulla strada del Cimone, però a Marina di Cecina ci sono già arrivata da sola un pomeriggio di Luglio; in più ci abbiamo passato un’estate, nel 1995 , quando ho quasi rischiato di affogare il mio primogenito e mi sono accorta di essere incinta della seconda. E poi credo che la Provincia di Livorno stia facendo le carte per darmi la cittadinanza , ormai son più là che qua . . .
Insomma, questo per dirvi che sabato scorso, insieme a Ponce e relativi Meravigliosi (con la M maiuscola) siamo partiti alla volta di Marina di Cecina, invitati da J;-) a una serata di musica dal vivo, in un locale che aveva da poco riaperto per la stagione, dopo la chiusura invernale.
Per inciso, siam passati da Cecina : sono arrivata alla rotonda dove per Natale avevamo “una certa” limousine beige davanti ... e mi è scappato un sorriso . . . bei ricordi.
Qui
www.facebook.com/reqs.php#!/event.php?eid=327329808616 l’evento di Facebook preparato da J ;-)
A Marina di Cecina tira parecchio vento, e l’atmosfera è tipica delle sere fredde invernali nelle piccole cittadine di mare : nemmeno un cane in giro. Ho osato gonna corta (non tanto corta. . . ) e tacco alto, e già fare 50 mt per arrivare dalla macchina al locale è un’avventura
Nell’interno del locale, Franco Ceccanti e Giacomo stanno già provando, insieme a Donatella Pellegrini (voce) Franco Santarnecchi (tastiere), Andrea Zilio (batteria) . Entriamo e subito Franco spalanca gli occhi e ci accoglie con un sonoro : “Quale onore!!!” che già mi destabilizza : quale onore NOI, poter di nuovo ascoltare la sua musica . . . certo non viceversa !!
Ve la faccio breve, segue aperitivo e gustosa cenetta. Anche i Meravigliosi finalmente sembrano sciogliersi e parlano abbastanza fra loro e con noi. Dopo cena ci trasferiamo nella zona dove suonano , dove il mitico quintetto (uno + quartetto, se preferite) ha già iniziato a suonare.
Donatella è bravissima. Canta ogni cover come se fosse una canzone sua, rendendola nuova e unica (vi ricorda qualcuno ??
) e ogni canzone con la passione di chi le ha fatte proprio, le conosce e le ama.
Canta “I still haven’t found what I’m looking for” con un arrangiamento e una particolarità di interpretazione che ne fanno una canzone completamente diversa. E mi nasce un pensiero. L’abbiamo sentita cantare da Matteo più volte quest’estate all’X factor tour, a Trento, anche a Cerreto. In una versione molto simile all’originale, arrangiata come se fosse una schitarrata sulla spiaggia. E Matteo, così come Donatella, forse era abituato a cantarla così, invece, riarrangiata, re-interpretata. Da questo punto di vista, per adattarsi al pubblico e alle esigenze televisive, senza dubbio Matteo è tornato indietro, sul suo cammino di musicista e di interprete. Non so se mi sono spiegata, fatto sta che quella versione mi è piaciuta tantissimo.
Fra le altre canzoni, abbiamo modo di ascoltare un inedito di Franco Santarnecchi, che stasera suona le tastiere, che si intitola L’Isola , molto bello e suggestivo. Per le altre, vi rimando alle chicche che Ponce vi metterà più sotto . . . ci sono delle nostre “vecchie conoscenze” . . .
Suonano e cantano per due ore, Franco Ceccanti ci dà modo di ammirarlo in numerosi “assolo” di chitarra e anche al violoncello. Giacomo sprizza gioia . . . forse era un po’ che non suonava, e si vede che stasera la compagnia gli piace parecchio.
Alla fine ci mettiamo a chiacchierare. Mi sa che abbiamo tante domande noi per loro quante sono le loro curiosità nei nostri confronti. . . siamo “Matte” a sufficienza per strabiliarli un po’
Ricordiamo Capraia, la Balivo (l’unico playback di Matteo, estorto quasi con l’inganno . . . “facciamo una prova” ) Cecina ; Franco ci conferma la data di Pesaro come la sua prossima uscita (per ora ) con Matteo. I gestori del locale ci guardano male di brutto : noi li teniamo lì a chiacchierare e loro devono ancora smontare tutti gli strumenti. Visto che anche i Meravigliosi ci cominciano a guardare male, li salutiamo e ce ne andiamo. Ancora un’ora e mezza di macchina per tornare a casa . . . non vi dico com’era tardi.