Spica1 |
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| Ancora tu? Ovvero storia semiseria a due voci di "Sei bellissima" PrologoToc, Toc, permesso? Ciao a tutti!! Mi presento sono "Sei Bellissima" ...?????? Come sarebbe a dire "chi"? "Sei Bellissima", la sesta canzone dell'EP "Impossibile" di Matteo Becucci. Si insomma va bene: io sono quella sfortunella che Matteo si è scordato sulla spiaggia di Ibiza, dopo avermi cantata live una sola volta in versione ridotta e pure con la base. Io lo so di non essere una delle vostre "cocchine" dell'EP "Impossibile" e dell'album "Cioccolato amaro e caffè" ma per una volta vorrei essere come Cenerentola al grande ballo: vorrei avere un topic tutto mio dove si possa raccontare un po' di me, della mia storia, di come Matteo Becucci mi ha cantato. Spica ha deciso di accontentarmi (probabilmente si starà stancata di vedermi fare capolino di continuo dal suo ipod). Quindi carissime forumine e gentili visitatori io vi ringrazio per l'attenzione che mi darete, vi saluto e vado a svernare sulla spiaggia di Ibiza (che è molto meglio che svernare a Milano!!! )E io sono Spica, quella che dovrebbe fare la recensione seria "Sei bellissima" è tutta una sfida. A partire dal titolo: una delle frasi più semplici, più usate, quasi banali della musica in generale, che nasconde al suo interno uno dei testi più moderni, complessi e meno scontati in assoluto. La canzone è il flashback su una storia ormai finita tra due persone, in cui il protagonista maschile è letteralmente "schiacciato" nei suoi sentimenti da questa donna-amazzone-mantide che lo domina in tutto e per tutto e a questo rapporto lui non può, non vuole e non riesce a sottrarsi, anzi ne è schiavo.
L'essenza di questo amore tormentato è tutta racchiusa in quel martellante "Sei bellissima" del ritornello. Eseguire questo brano è tutt'altro che facile: i rischi e le trappole da evitare sono molti sia dal punto di vista vocale (la partitura ha un'estensione amplissima) che di resa interpretativa del testo.
Per quanto riguarda la parte musicale il brano è giocato su un crescendo pianissimo-fortissimo che deve per forza essere graduale per adattarsi al testo: questo non è un uomo che sbraita contro la donna amata e perduta, tutt'altro. E' ancora ossessionato dal suo sensualissimo ricordo.
Matteo Becucci ha un controllo magistrale di questo crescendo: nella sua interpretazione "l'apertura" sul ritornello arriva come la naturale conseguenza della strofa, non c'è nessuno stacco brusco a rovinare la suspence che si crea. E dal punto di vista dell'interpretazione del testo questo è il racconto di una sofferenza d'amore ancora viva e persistente nel protagonista, è uno sguardo al passato ed una riflessione interiore sul proprio stato d'animo: dolente sì, ma totalmente priva di rabbia.
Urlare non fa bene a "Sei bellissima" (e molti/e dei suoi tanti interpreti l'hanno fatto). Fortunatamente la rabbia è bandita dall'interpretazione di Matteo Becucci che lascia invece il posto a una voce piena di un dolente ossessivo tormento. Matteo Becucci riesce a mettere nelle parole e nelle note di questo brano quello che Catullo metteva nei suoi versi d'amore per Lesbia che lo faceva penare non poco. Miser Catulle, desinas ineptire, et quod vides perisse perditum ducas. fulsere quondam candidi tibi soles, cum ventitabas quo puella ducebat amata nobis quantum amabitur nulla.
Infelice Catullo, smettila di vaneggiare e ciò che vedi che è perduto, consideralo come perduto. Un tempo brillarono per te luminosi giorni, quando accorrevi sempre dove voleva la ragazza amata da me quanto nessuna sarà mai amata.Guardare per credere
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