Chi non conosce
"Smoke on the water"?
Quel riff di chitarra... l'equivalente rock all'attacco della quinta di Beethoven.
Pochi, potentissimi accordi di chitarra (+ basso + organo), ripetuti per buona parte del pezzo, hanno fatto di questa canzone, la canzone-simbolo del rock duro, il modello ispiratore di ogni riff passato e futuro.
E una delle colonne sonore della mia adolescenza. Non ne capivo il testo ma fantasticavo bellissime parole di protesta sociale (erano gli anni '70 no?!). Niente di tutto ciò.
Il testo originale è una didascalica cronaca dell'incendio al Casinò di Montreaux, sul lago di Ginevra, durante un concerto di Frank Zappa.
Ma erano sufficienti quel riff, la voce d'acciaio di Ian Gillan (dei Deep Purple) e un semplice verso...
smoke on the water, fire in the sky, per farne un successo evergreen.
Quante volte l'avrà ascoltata il ragazzino
Matteo Becucci e cantata negli anni successivi?
Abbastanza volte, credo, da conoscerla e amarla profondamente, "metabolizzarla", farla sua.
Abbastanza da osare modificarne la struttura riadattandola alla sua personalissima sensibilità musicale.
Nasce così
"Fuoco nel cuore".
Rispetto all'originale, la melodia delle strofe è diversa: il cambio di accenti dà un ritmo nuovo al brano, piu' rallentato. Anche l'accento del riff è mutato.
Si perde la durezza "metal" della chitarra che viene affiancata, quasi con pari importanza, dalle percussioni.
Trovo bellissime, nel ritornello musicale, queste percussioni che sembrano sottolinerare e richiamare le pulsazioni del cuore.
E gli archi che colorano di un suono piu' cupo la trama del racconto.
Certo quel famosissimo riff, quel ta-ta-ta... rimane ma l'atmosfera musicale di "Fuoco nel cuore" è completamente nuova.
Il testo della cover ricorda ancora, nelle strofe, quel concerto (...
nella magica notte di suoni) e quell'incendio (
quando un lampo di fuoco... le fiamme sopra l'acqua).
E la voce di Matteo Becucci sembrerebbe qui una voce narrante, piu' evocativa come quando si racconta un ricordo lontano.
Ma quel ritornello, all'improvviso, cambia tutto...
Fuoco nel cuore, e dopo giu' fino fondo all'anima.
E' la musica, in tutta la sua essenza, la vera protagonista!
La musica, fuoco simbolico, in grado di incendiare l'anima... e la sua voce che nel refrain esplode e vibra, potentissima, libera di "fondersi" con i suoni della chitarra riproducendoli in onomatopee. Un piacere palpabile all'ascolto
"Fuoco nel cuore" sembrerebbe una dichiarazione d'amore, il patto sugellato di una passione che accompagna da sempre la vita di Matteo Becucci: La Musica!