Dopo quasi 4 mesi di accurato ascolto del CD e delle versioni live, rivedo la mia classifica di gradimento, assolutamente personale e quindi con un valore relativo, legato esclusivamente ai miei gusti e a ciò che mi aspetto da Matteo come artista.
Siate gentili e non siate crudeli se non siete d’accordo…anzi esprimete la vostra!
“Ti regalerò” e “Dicembre” rimangono saldamente in testa alla mia classifica personale. Sono quelle che più di tutte mi fanno dire “adoro Matteo Becucci”. In questi due brani emergono la sua sensibilità di uomo e di artista, la sua straordinaria capacità di trasmettere emozioni, le sue doti interpretative e vocali. Testi accurati, begli arrangiamenti, ottime interpretazioni su disco e live. Forse non adatti ad essere singoli, ma per me sono due brani estremamente rappresentativi (seppur non esaustivi), dell’artista Matteo Becucci. Le mie preferite in assoluto, ex aequo
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“Fare a meno di te”: per quanto mi riguarda, quella che è cresciuta di più in questi tre mesi di ascolto, soprattutto grazie a strepitose interpretazioni live. Non l’avevo apprezzata subito, ma dopo ripetuti ascolti, specie dal vivo, mi ha colpito moltissimo. Il testo, soprattutto nelle strofe, scorre come un fiume di seta e accarezza l’anima, nonostante venga descritto un doloroso distacco. Pregevole l’arrangiamento di chitarra del maestro Ceccanti che, delicato, emerge soprattutto nelle strofe. Giusto e doveroso proporla come secondo brano, durante le esibizioni nei festival delle radio. A compensazione…
“Un’altra ipotesi di felicità”: una delle mie preferite, ahimè incompresa e sottovalutata. Quella che, a mio parere ingiustamente, è rimasta fuori dal cd. Quella che vorrei sentire dal vivo e in radio. Quella che forse avrei voluto come primo singolo. Quella con un sound attuale ed accattivante, un ritmo coinvolgente e cori strepitosi. Quella che mostra quel caleidoscopio di colori che è la voce di Matteo…perché è stata lasciata fuori???????
“Il Sole Splende”: stabile a metà classifica…dal vivo è travolgente e alcuni passaggi del testo rimangono scolpiti per quanto sono efficaci (“sarà che il cuore è un anarchico vero”). Dirompente. Seria candidata ad essere il secondo singolo.
“Un posto per te”: nell’interpretazione live guadagna moltissimo in intensità e compensa ampiamente il tema non troppo originale del testo. Mi piace molto il bridge “…c’è una vita che ci dimentica, ed un’altra che arriva qua…all’alba di un giorno qualunque”. E’ una canzone che è cresciuta col tempo.
“Zitto”: continua a non convincermi del tutto, nonostante vigorose ed apprezzabilissime interpretazioni live…sento che mi manca qualcosa…è come se nello sviluppo del brano ci fosse qualcosa di incompiuto…non so spiegarmi. Comunque, dal vivo, l’impatto della voce di Matteo è pazzesco. Quel salto di tono non lo capisco tanto, ma ottiene l’effetto spiazzante che probabilmente è stato appositamente ricercato. Senz'altro originale, quindi apprezzabile.
“Era di Maggio”: nella mia personale classifica di ascolto, è quella che ha perso un po’ di smalto con l’andare del tempo. Resta comunque un brano molto delicato e piacevole da ascoltare, sia live che su disco.
“L’assenza”: sarebbe stata un’ottima candidata ad essere primo singolo, a mio parere. Diretta, con un ritornello tormentone/scioglilinua che "entra subito" (e che non mi esalta…ritengo mooolto più apprezzabili le strofe), ritmo sostenuto, perfetta per le radio. Parla di un lutto, ma, come spesso Matteo dice nei concerti, ciascuno ci può ritrovare le proprie “assenze”, di qualunque natura esse siano.
“Sangue caldo”: non entriamo in sintonia…non so che farci!
“LCG”: Non mi dilungo perché già sapete. Perdonatemi, è più forte di me… non sono nemmeno certa che abbia assolto alla funzione per quale suppongo sia stata scelta come primo singolo.
Attendo con ansia il secondo… Non azzardo ipotesi, perchè qualunque esso sia, per me, andrà meglio del primo.