Intervista da Max Giusti su Radio2 del 24/05/2011Il programma di Max Giusti inizia alle 11, un orario non proprio comodo.
A mezzogiorno ancora nulla...è dura la vita dei fans del Becucci...
ma ormai siamo abituati...
Alle 12.06 Giusti annuncia che sta arrivando un cantante che lo ha colpito molto
MATTEO BECUCCI da Livorno!
Dice che ha i capelli un po' più chiari..vero!
Lo abbiamo conosciuto tramite la seconda edizione di XF, due anni fa. Strano perchè non è un post-adolescente, ha 40 anni (e lo sappiamo) potrebbe essere il padre di tutti quelli che escono dai talent.
Matteo riassume la sua gavetta prima di XF...Sergio Caputo etc.
Gli chiedono se canta a Lourdes perchè porta benissimo gli anni che ha!
Racconta poi del primo EP col disco d'oro nel 2009, poi Cioccolato amaro e caffè, poi Jesus Christ Superstar con bellissimi pezzi...
scherza: quando dicono Porco Giuda ora ci rimango male.
Da poco è uscito il disco nuovo, arrangiatore Pio Stefanini, ricorda anche Pier Cortese.
Lo invitano allora a salire sul palco e a cantare “La cucina giapponese”;
il titolo viene dalla sua passione per quella cucina che però non sazia come quella italiana, allora gli è venuta in mente questa metafora in quanto la cucina giapponese è bella da vedere ma ti sazia poco.
Matteo aggiunge che la cucina giapponese gli piace molto e a pranzo la mangia volentieri ed è un momento in cui il Giappone va sostenuto, ma la sera preferisce la cucina italiana.
Gli chiedono se si fa influenzare da quello che chiede il mercato discografico, una domanda molto interessante. Matteo risponde che ascolta molto gli altri ma non dà retta a cosa va bene in radio, bisogna tirar fuori quello che si ha dentro.
Poi aggiunge che di notte dorme con il registratore digitale accanto perchè si sveglia quando gli viene in mente una melodia.
Racconta anche del suo lavoro d'ufficio da quando ha deciso di mettere su famiglia nel 2000.
Stanno delineando delle date per il tour, dalle radio ma anche date solo sue...e speriamo!!
Matteo è allegro, ride e scherza con i presenti (“so er figlio der patata, er patatino”).
Nel complesso avrei preferito parlassero più di musica, ma la trasmissione è quella che è quindi va bene così!