...non ci posso credere...in "Quelli che piacciono a noi" non c'era ancora un topic dedicato a Mario Venuti???? Ma come è possibile??
Bisogna rimediare assolutamente
Ieri sono andata a vedere lo show case di Mario Venuti alla Feltrinelli.
E’ arrivato con circa 15 minuti prima dell’orario stabilito per poter effettuare il sound check. Al suo arrivo, ha salutato le persone che già si erano accomodate sulle seggiole predisposte nella saletta e, sorridendo, ha chiesto il “permesso”
di poter effettuare alcune prove audio
Un ragazzo gli ha chiesto se preferiva che uscissimo dalla saletta, e lui ha risposto sorridendo…”ma nooooooo, ci mancherebbe, restate pure”…
Quindi si è messo un po’ al pianoforte, un po’ alla chitarra, un po’ al solo microfono per fare il sound check (10 minuti in tutto
). Nel corso del sound check ha anche scambiato 4 chiacchiere con noi (eravamo circa una ventina di persone già presenti al momento del suo arrivo) ed ha esordito dicendo “Dicono che Genova sia una piazza difficile, spero che non sia vero”
..ed ha intonato “Arrivederci” di Umberto Bindi, come omaggio al cantautorato genovese.
Al termine del sound check, si è congedato dalle persone in sala, chiedendo il permesso
di ritirarsi qualche minuto in una saletta attigua, prima di cominciare. Non sono abituata a tanta cortesia…
Dopo qualche minuto è cominciato lo show case vero e proprio, con la presenza di una giornalista musicale che gli poneva qualche domanda, tra una canzone e l’altra.
Ha cantato “Quello che ci manca” (con bis alla fine), “Rasoi” (questa non mi piace un granchè, ma la devo ascoltare meglio), “Là ci darem la mano”, “Trasformazioni”, “Con qualsiasi cosa”, “DNA”, “Fammi il piacere” (grandiosa!
), L'ultimo romantico…forse ne dimentico qualcuna
Ha parlato del concetto di “romantico”, che non deve essere inteso nel senso sentimentale del termine ma nella sua accezione più larga di sognatore, idealista.
A precisa domanda di un ragazzo su quale sarà il prossimo singolo per l’estate
ha risposto, sorridendo e senza esitazione alcuna
, “Fammi il piacere”....(cit.“scritta in pieno Olgettine-gate”). Dopo l’ottimo primo sigolo “Quello che ci manca”, anche questa mi pare una scelta azzeccatissima: è un brano ritmato ma per niente leggero (anzi), testo intelligente e sarcastico.
Ad un’altra domanda ha risposto che ormai l’autoproduzione dei dischi è una cosa obbligata per gli artisti. Le case discografiche producono solo alcuni artisti di talent, da spremere fin che ce n’è e poi li abbandonano. Il suo disco l’ha prodotto lui stesso con il suo manager, mentre la Sony fa solo il distributore
. Anche la promozione se l’e organizzata lui con un suo ufficio stampa.
E poi???…poi tante altre cose sulla musica: il carattere consolatorio della musica e il suo ruolo in un momento di crisi generalizzata: (“Gli artisti, con la loro arte, non sono necessari ma utili a far star meglio”). Le nuove modalità di fruizione della musica (digitale e web) l’hanno resa più accessibile ma l’ascolto tende ad essere più superficiale, distratto, veloce.
E tante altre cose….davvero un uomo ed un artista intelligente ed interessante
. Spero tanto che faccia un concerto in un posto a me raggiungibile.
Per una recensione più dettagliata dell'album ho bisogno ancora di diversi ascolti...ma prima o poi arriverà.
Qui ci sono le foto...niente di che...le ho fatte con la macchina fotografica "muletto"
Intanto risentiamo e rivediamo questo brano che a me piace moltissimo!