| LA DODICESIMA DI X FACTOR pubblicata da Andrea Rodini il giorno mercoledì 17 novembre 2010 alle ore 11.37
Sono arrivati alla finale quelli che hanno meritato di più: questa è già una notizia positiva.
“ Questa è un’officina della musica e noi siamo qui per VEDERE”: G.Morandi (presentatore del prossimo festival di Sanremo.) Sarebbe meglio “ASCOLTARE” trattandosi di musica ed essendo Morandi un musicista e non un video maker. “ E’ un pezzo Brit-Pop, è piacevole, lo ascolti, non ti stufa”: Roberto Rossi (Direttore artistico Sony Music) a proposito dell’inedito di Davide. NON TI STUFA!!!!!!!??? E questo sarebbe un parametro attraverso il quale si giudica dall’”alto” la musica? Sì. Purtroppo Sì. Ma loro fanno il loro mestiere: Morandi e Mazzi sono in avanscoperta per raccogliere idee sul festival di Sanremo che, com’è noto, è un programma Televisivo con sottofondo musicale e quindi è giusto che vengano a VEDERE e solo in un secondo momento ad ascoltare. Roberto Rossi fa il discografico e il suo mestiere è vendere dischi e i dischi, se il pezzo “non stufa”, si vendono di più. Solo a una domanda non riesco a dare risposta: Cento anni fa l’ottanta per cento degli Italiani era analfabeta. Poi è arrivata l’istruzione di massa e ora sono in grado quasi tutti di leggere e scrivere più o meno correttamente. Quaranta anni fa in Italia la massa riusciva a “leggere” e acquistare musica degli Area, della PFM, di De Andrè, di Tenco, di Modugno, di Endrigo, dei Genesis, dei Queen, dei Led Zeppelin ET cetera. Adesso si “legge” Scanu, Carta e i Negramaro sembrano Mozart. Perché in musica si è verificata una analfabetizzazione? La televisione fa il suo mestiere (vende spazi pubblicitari), i discografici fanno il loro mestiere (cercano di vendere dischi). Chi si occupa di musica? Secondo me dovrebbero farlo solo ed esclusivamente i musicisti che dovrebbero tirare fuori le palle, farla bene (la musica) ed eventualmente non cedere a lusinghe o ricatti. “ Determinata e coraggiosa”: sempre Roberto Rossi (Direttore artistico Sony Music) parlando di Nathalie. Ecco: bisogna essere determinati e coraggiosi. “Se non credi tu alla musica che fai, ci devo credere io?”. Tra l’altro il pezzo di Nathalie è il più bel pezzo dei quattro ascoltati ieri. Melodia accattivante e (aiuto il mostro!) tre/quattro cambi di tonalità. Come farà la gggente a capire? Non si stuferanno? Nel testo ci sono alcune ingenuità che portano genuinità. FINALMENTE!!! Sarà sicuramente più bello il pezzo di Davide, costruito con tutti i crismi, perfetto nei suoni, nella costruzione delle frasi, con il ritornello che arriva puntuale entro il primo minuto della canzone e che è “riconoscibile” perché l’avrai visto (sentito) mille volte e quindi è rassicurante, ti ci riconosci e non ti senti solo in questo mondo infame. Popolo mandria!
Il pezzo dei Kimera lo devo riascoltare, devo capire.
Nevruz, Nevruz. Il commento migliore al pezzo di Nevruz l’ha fatto Mara Maionchi. Il pezzo è “consueto” scritto da autori che sanno essere “consueti” se richiesti, ma Nevruz l’ha massacrato a suo modo e in qualche maniera “regge”. Ho avuto l’impressione che non sia ancora solido dal punto di vista dell’interpretazione e comunque, secondo me sarà quello più trasmesso dalle radio. Il resto della puntata non mi ha interessato con solo tre eccezioni: 1) Nevruz che scazza completamente “Ancora” e 2) il gruppo dei reduci che svacca orrendamente sul medley dei Pooh e i Pooh che proprio non se ne fanno una ragione: fantastico!. 3) La bravissima Carmen Consoli in apertura. Ho l'impressione che se la siano filata pochissimo.
Penultimamente Andrea Rodini
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