| LA SECONDA DI X FACTOR .pubblicata da Andrea Rodini il giorno mercoledì 15 settembre 2010 alle ore 13.37.
In genere la sera lavoro. Ieri no e ho visto la seconda puntata di X factor 4
Antipatia: dal greco Anti=Contro e Pàthos=affezione, passione; Sentimento istintivo e non ragionato di avversione verso qualcuno o qualcosa.
Questo è il vero problema di Anna Tatangelo e per osmosi dei cantanti della sua categoria anche se, nel mio mondo ideale, i due elementi dovrebbero rimanere distinti.
La Tatangelo risulta antipatica perché la gggente non le perdona di occupare un posto che per i (de)meriti artistici acquisiti, non dovrebbe spettarle.
Viene percepita come una raccomandata insomma e forse, finalmente, anche in Italia è planata l’avversione nei confronti dei raccomandati.
Aggiungiamoci una buona dose di non-autoironia, una capacità critica che si limita a quattro/cinque frasi standard e un’eccessiva dose di retorica e la tortaccia è fatta: indigesta.
Sofia non si aiuta.
“Lately” è un pezzo moooolto difficile da tutti i punti di vista: racconta di un presunto tradimento con un misto di malinconia, rabbia e speranza; il tutto condito da una melodia e un’armonia da affrontare dopo attenta analisi.
Sofia non era in grado. Troppo giovane artisticamente. Colpa del giudice e del coach.
Per Dorina il discorso è diverso.
Forse lei le potenzialità le ha ma televisivamente parlando ha fatto un errore: schierarsi contro il proprio giudice.
Questo atteggiamento viene percepito come presuntuoso e, in genere, punito.
Io ne aggiungo un’altra: “se ti senti la Janis Joplin del ventunesimo secolo e c’è un talent show televisivo ultra popolare e vieni presa e scopri che colei la quale ti deve indirizzare/ condurre/rappresentare è la persona più artisticamente lontana da te, allora bisognerebbe avere le palle-rock di fare un passo indietro e rinunciare.
Ma siccome in questo paese avversario della musica, X Factor è una delle poche occasioni che i giovani hanno per tirare fuori la testa, allora, cara Dorina, forse fai bene ad essere lì, forse hai talento (per il momento non l’hai dimostrato), forse un giorno fra le nebbie degli straluccichi televisivi intuirò la tua natura. Forse!”.
X Factor è una mega favola di 13 settimane all’interno della quale si intrecciano varie storie: dei ragazzi, dei giudici, dei vocal coaches, di Facchinetti, di Tommassini ecc.
La bellezza del programma, e della puntata del martedì in particolare, è data dalla capacità degli autori di “raccontare” in maniera avvincente questa favola.
Trovo che la cosa sia riuscita molto bene nella prima puntata: c’era ritmo, pàthos, attesa, emozione.
Meno nella seconda.
Credo che il vero ago della bilancia sia Elio (verso cui nutro una profonda e sincera stima). E’ il giudice che più degli altri detta i tempi perché è l’unico che ha a sua disposizione due registri diversi ed egualmente efficaci da spendere: la competenza tecnico/artistica e l’ironia.
Ieri mancava l’ironia che era comparsa nella prima puntata e che, fra l’altro, giustifica i suoi “mascheramenti”.
Elio è artisticamente un guastatore surreal/futurista con una preparazione musicale mostruosa.
Nel programma non può essere solo surreal/futurista perché è chiamato ad esprimenre anche giudizi tecnici. L’equilibrio tra i due personaggi è il nodo della riuscita televisiva di Elio.
Nevruz è ormai definitivamente Nevruz. Mi piace. E’ vero. Come dice Elio:” Ci credo”.
E’ la cosa più importante di un fatto artistico.
Nathalie è moolto forte.
Manuela è forte ma ieri ha cantato male. Secondo me aveva un pessimo ascolto in cuffia perché lei è molto intonata.
Vi racconto: a X Factor i ragazzi cantano ascoltandosi mediante delle cuffiette che si chiamano tecnicamente “ear monitor”.
Gli “ear monitor” sono i migliori amici dei fonici perché risolvono grandi problemi tecnici.
Gli “ear monitor” sono i migliori nemici della musica perché “escludono” il cantante dall’ambiente circostante (Riempite una vasca da bagno di acqua calda -o anche fredda se siete masochisti- scivolate dentro lentamente fino a immergervi completamente e ascoltate. Ecco: con gli ear monitor l’ascolto è simile.)
E invece la musica è comunicazione, è apertura non chiusura, non esclusione (ex=fuori, claudere=chiudere; Chiudere fuori)
E’ lo stesso errore che si fa in genere con il proprio partner: si richiede un rapporto esclusivo. L’ergastolo praticamente.
Davide ha un bel timbro vocale. Non ho capito l’assegnazione del pezzo.
Davide è giovane, molto giovane. Più giovane degli anni che ha.
E’ giusto giudicare “solo” la voce.
Ruggero è più “sgamato”. Ha più ormone e si sente. Confermo il giudizio della settimana scorsa.
I gruppi in generale meglio. Mi sa che alla fine i più interessanti saranno i Kimera.
Per Stefano confermo pari pari quello che ho scritto la settimana scorsa.
Per il momento l’emotività non è funzionale al racconto e alla canzone. E’ emotività pura.
E la performance ne risente.
Lascio con una domanda che è anche una chiave di lettura:
quale degli artisti Di X Factor andreste ad ascoltare per un’ora e mezza di concerto?
Perché di questo si tratta.
Andrea Rodini
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